(Clicca sull'immagine per ingrandire!)
VOLTERRA. E’ il tornante più pericoloso di tutta la provincia di Pisa. E fa parte anch’esso della tanto dibattuta strada regionale 68, conosciuta ormai da anni come il tracciato killer dell’Altavaldicina e non solo. Così in queste giornate di sole a cavallo del weekend, la curva San Francesco con tutte le sue segnalazioni di pericolo fa da leva all’ennesima marcia di protesta dell’Associazione Sos Volterra per una maggiore sicurezza e manutenzione lungo tutto il percorso. Questa volta sarà un corteo sui generis a farla da padrone. Un serpentone di auto - già 50 assicurano la presenza - e mezzi a 2 ruote che, a 30 chilometri all’ora, da Volterra raggiungerà Colle Vald’Elsa. Una delegazione del gruppo, poi, incontrerà i sindaci delle rispettive città. «La Volterra-Colle diventa una priorità non più rimandabile per la nostra città - dicono da Sos - I recenti ammodernamenti della sp 439 fino alla Sterza (era veramente complicato arrivare al bivio per Volterra?!) e della sr 68 (nel tratto Saline-Cecina) se da un lato sono un piccolo segnale positivo, dall’altro porteranno ad uno “scivolamento” della popolazione del volterrano - vedi Saline, Ponteginori, Montecatini - verso Cecina. Abbiamo sempre sostenuto che dobbiamo pensare ad una viabilità che riporti Volterra al centro del proprio territorio». Il gruppo che da mesi ormai cerca di portare la questione in Provincia, per sensibilizzare la giunta verso provvedimenti rapidi, manifesta a colpi di quasi 5 mila firme raccolte in questi mesi. Una petizione lanciata per sollecitare un adeguamento di questo tratto di strada. «Più volte siamo stati al consiglio provinciale di Pisa consegnando le firme al presidente Pieroni. Le stesse sono state portate anche all’assessore alla viabilità della provincia di Siena, Micheli, la quale ha promesso di far inserire l’ammodernamento della strada tra le priorità della Regione. Abbiamo così trovato nella provincia di Siena la prima istituzione pubblica che ci ha appoggiato». Il gruppo si è pure presentato all’ultimo consiglio provinciale, con bavagli bianchi alla bocca. Una provocazione contro chi ha cercato di mettere a tacere la vicenda. Ecco, allora, un altro messaggio lanciato. Questa volta ai volterrani. «Serve una manifestazione imponente che possa far balzare agli occhi dei nostri distratti amministratori locali, provinciali e regionali che il problema strade a Volterra esiste ed assume connotati di estrema urgenza. Basta fare un conto dei numerosi morti che abbiamo avuto». Lo slogan della manifestazione in programma sabato 23 è “Vogliamo una strada al posto di una mulattiera”. «Sarà lo striscione che avvierà il corteo. Ci piacerebbe un corteo strombazzante e chiassoso, ricchissimo di macchine, motori, motorini, biciclette, api e qualunque altro mezzo di trasporto», anticipano. E chiudono: «Vorremmo che questo corteo non avesse una connotazione politica, perché si tratta di un problema trasversale. Quindi via i simboli dei partiti e riferimenti anche indiretti ad essi. Solo striscioni e bandiere con scritte anche spiritose. Saremmo lieti di sentire le vostre opinioni, ci potete contattare tramite la nostra mail sosvolterra@libero.it, sms 3398785219».
(fonte: IL TIRRENO 03 maggio 2009 — pagina 07)