Agli zoppi crucciate!!
Questo è quello che ci viene in mente pensando alla paventata chiusura del punto nascita.
E’ veramente singolare come la politica stravolga completamente tutto ciò che sembra logico; negli scorsi decenni Volterra ha perso terreno su molte cose rispetto alle zone vicine. Negli anni ’50 il nostro Comune contava più di 17.000 abitanti, oggi arriviamo a malapena a 11.000 mentre i Comuni limitrofi, anche se con Amministrazioni dello stesso colore e punti di partenza molto inferiori al nostro, hanno avuto crescite molto forti. A Volterra, negli ultimi decenni, abbiamo perso quasi tutto quello che in passato i nostri predecessori avevano costruito con il sacrificio e con il lavoro; questo vuol dire aver avuto amministratori poco lungimiranti, che non hanno guardato più in là del loro orticello. Ovviamente meno servizi portano meno popolazione in un circolo “virtuoso” del cane che si morde la coda che sembra non avere più fine. In soldoni vuol dire “siete pochi, votate per pochi, accontentatevi di quel poco che vi rimane e non storcete tanto il naso quando ve lo togliamo”. Oggi, Dio volendo (veramente sono stati i cittadini), si inizia a intravedere un raggio di sole sul nostro Poggio martoriato; cominciamo a risentir parlare di strade, di ferrovia, di zona industriale etc. Ovviamente i frutti di tutto questo li vedremo nel tempo, a seguito di costanti lotte e determinazione, ma intanto in nome di una presunta razionalizzazione dei costi, dai vertici di Provincia e Regione, si continuano a tagliare i nostri servizi. I solerti amministratori dell’ASL e della Regione devono far quadrare i conti, oggi più che mai, viste le centinaia di milioni di euro buttati al vento con lo scandalo dell’ASL 1 di Massa Carrara. Domandiamoci: è populismo spicciolo quello di far notare che esiste oggi un “grande ospedale Lotti” di Pontedera dove sono stati investiti fior di milioni di euro negli ultimi anni? È vero che la popolazione è in forte incremento (loro non hanno avuto decenni di immobilismo politico) e quindi secondo la logica dei numeri elettorali, più numeri ho, più conto e quindi più merito che si investa su di me, ma è altrettanto vero far notare che a 30 km esiste l'ospedale di Cisanello che a breve diventerà uno dei più grandi d’Europa!! E che ad altri 30 km dal “Grande Lotti” esiste un altro mega monoblocco, l’ospedale di Empoli, inaugurato da tre anni . E’ populismo spicciolo far notare ancora che ad altri 30 km da Empoli esiste una città di nome Firenze che a ospedali grossi e ristrutturati non sta per niente male? Anzi. E’ populismo spicciolo far notare che da Pisa a Firenze, ossia in 70 km, serviti da una buonissima viabilità stradale e ferroviaria esistono quattro grandi ospedali e cliniche private e centri di assistenza sanitaria? Ci sorge un dubbio…non è che si potrebbe ridimensionare leggermente la crescita del “grande Lotti”, e valorizzare le strutture sanitarie già esistenti sul Poggio, che coprono un area di oltre sessanta chilometri, in modo tale da ricreare quel circolo virtuoso che dicevamo prima? Oltretutto si applicherebbero anche quei concetti di giustizia sociale che prevede che tutti i cittadini che pagano le tasse hanno diritto ai medesimi servizi di base che ogni democrazia richiede. Fra l'altro i cittadini che abitano equidistanti da Pontedera e Volterra avrebbero risposte più veloci e puntuali se le strutture del nostro Ospedale ( sottoutilizzate) fossero messe anche a loro disposizione. Il problema fondamentale di Volterra è quello dello spopolamento continuo causato dalla mancanza di opportunità e servizi per i nostri cittadini. Dobbiamo restituire alla nostra città quella popolazione che una politica miope e partitica le tolse. Lo possiamo solo fare ridistribuendo infrastrutture che giocoforza ridarebbero fiato all’economia dell' intera Alta Val di Cecina ricreando il famoso circolo virtuoso della nostra economia e allenterebbero la pressione demografica della Val d'Era. Una volta tornati ad essere numerosi, soprattutto grazie a giovani coppie che troverebbero lavoro, i bambini torneranno a nascere e i numeri si incrementeranno nuovamente. Intanto perciò è basilare non perdere un solo servizio che sia uno. Volterra con la Provincia e la Regione è in grosso credito; prima fu fatto di tutto per spopolare la città e oggi si viene a dire “siete pochi, non potete sostenere determinati servizi”… E' un modo di ragionare dirigista che veramente fa orrore!! No cari signori, crisi o non crisi sono decenni che Volterra paga una amministrazione volta agli interessi di parte e non vogliamo più tollerare logiche prettamente utilitaristiche. Ora basta. E’ l’ora che vi rendiate conto che l’aria a Volterra sta cambiando e non vogliamo lasciare più per strada nemmeno un pelo di cane. La salvezza del punto nascita è fondamentale. Primo per mantenere questo servizio essenziale in un territorio vasto e privo di buona viabilità; secondo perché è il simbolo che siamo ancora vivi e vogliamo crescere. Il Punto Nascita dovrà essere nel futuro uno dei punti di partenza per progetti più ambiziosi. Volterra rivendica il suo credito: per questo e altro ancora.
Sindaco Buselli e membri del Consiglio Comunale, anche in questa battaglia siamo con Voi.
Invitiamo tutti i cittadini del volterrano a scrivere a
pianosanitariosociale@regione.toscana.it
scrivendo: "NO ALLA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA DI VOLTERRA!"
SOS Volterra