mercoledì 23 luglio 2014

E’ cambiato vento!!!!


Nel programma delle attività da svolgere per l’anno in corso, che il Gruppo Archeologico Velathri aveva previsto, erano presenti, tra le altre, l’organizzazione di seminari e di corsi, il supporto per la sistemazione di tratti di mura e di tombe etrusche e di altri siti archeologici.
Niente lasciava presagire che il programma sarebbe stato stravolto per il sopraggiungere, ai noi, delle amare vicende legate alle frane e smottamenti che hanno caratterizzato l’inverno volterrano.
Infatti, in conseguenza dei due episodi principali: frana delle mura medievali di via Lungo le Mura e dello sperone ottocentesco di piazza Martiri della Libertà, di fatto, si sono spalancate nuove realtà dal punto di vista archeologico. Ciò, non solo in senso letterale, anzi, soprattutto in senso stretto e materiale del termine, generando importanti cantieri archeologici di lavoro.
La caduta dello sperone ha obbligato alla rimozione di un quantitativo incredibile di materiale dalla soprastante area dell’Acropoli di Castello; metri e metri cubi di terreno archeologico che è stato momentaneamente depositato presso il muro di cinta della Fortezza Medicea sul lato opposto del Parco. Tutto questo terreno è in attesa di essere ripreso e setacciato attentamente per poterne prelevare i reperti archeologici che, dai primi saggi, si sono presentati copiosi e molto interessanti.
L’Ispettrice della Soprintendenza dei Beni Archeologici, competente di zona, Dott.ssa Elena Sorge, di concerto con gli archeologi incaricati delle rilevazioni nei siti, ha chiesto la collaborazione del nostro Gruppo Archeologico per svolgere tale attività e per la successiva ricongiunzione dei vari reperti ritrovati.
Ma tale attività non ha ancora preso avvio. Infatti, nell’altro sito presso la Porta all’Arco, nel quale stavano procedendo velocemente i lavori di messa in sicurezza e di consolidamento del terreno, si è iniziato a trovare, manco a dirlo, molto materiale archeologico, soprattutto alla base del tratto delle mura medievali crollate. Tanto che l’area è divenuta un vero e proprio nuovo sito archeologico nel quale sono stati ritrovati moltissimi reperti di primario interesse storico e archeologico che vanno dal periodo villanoviano fino al periodo tardo imperiale.
Da parte del Gruppo Archeologico è stata accolta con grande piacere la richiesta della Soprintendenza e degli archeologi di dare priorità alla pulitura e sistemazione di questi reperti.
Ciò si rendeva necessario per potere avere nel più breve tempo possibile la possibilità di “leggere” la maggior parte dei reperti ritrovati al fine di potere organizzare un convegno che consentisse di illustrare alla comunità ciò che era stato trovato durante lo scavo.
Personalmente ho appreso la cosa con immenso piacere, una vera melodia per le mie orecchie, stentavo a crederci!
Giovedì 10 luglio, presso il Centro Studi, gentilmente messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, nell’ambito delle “Notti dell’archeologia” si è tenuto il previsto incontro, coordinato dalla Dott.ssa Sorge ed organizzato in collaborazione con il Museo Etrusco Guarnacci, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco di Volterra e degli assessori alla cultura ed al turismo. L’Amministrazione comunale sta dimostrando una notevole sensibilità per questa materia.
Ben organizzato, dettagliato ed esaustivo al quale hanno contribuito diversi archeologi, ognuno specializzato nei differenti peridi storici (villanoviano, etrusco, romano, medievale), che si sono alternati ad illustrare i ritrovamenti inerenti al proprio periodo di interesse.
Non vi nego che c’è stata una certa emozione nel vedere scorrere sul grande schermo le immagini dei molti ed importanti reperti che proprio i componenti del Gruppo Archeologico avevano ritrovato durante l’opera di ripulitura.
Gli archeologi intervenuti mi hanno manifestato i loro ringraziamenti per il supporto svolto dai componenti del Gruppo Archeologico; io ringrazio loro e la Dott.ssa Sorge, a nome di tutto il Gruppo, per la disponibilità e la professionalità dimostrate.
Aspettiamo con enorme interesse i risultati delle ulteriori indagini scientifiche che devono ancora essere effettuate, in quanto, sulla base delle prime valutazioni, i ritrovamenti più datati potrebbero portare novità tali da far riscrivere la mappa degli antichi insediamenti urbani dell’acrocoro volterrano.
Noi volterrani non siamo stati abituati ad essere messi a conoscenza di cosa, di volta in volta, viene trovato sotto i nostri piedi. E sotto i nostri piedi nessuno può immaginare cosa ancora ci possa essere. Inoltre, troppe sono ancora le scoperte archeologiche importantissime fatte nel nostro territorio delle quali, ad oggi, non sono state divulgate notizie, nemmeno un accenno.
Grazie alla Dott.ssa Sorge “è cambiato vento”!!
Un nuovo modo di approcciare la materia dell’archeologia, rendendo partecipe, a buon diritto, la gente e, nel contempo, anche un modo per dimostrare rispetto per la comunità in quanto, come la stessa Dottoressa ha detto, “poiché si utilizzano soldi pubblici si ha il dovere di rendere conto di cosa viene fatto”. Il miglior modo per interessare e sensibilizzare l’opinione pubblica.
Grazie ancora Dottoressa, questo si che è il modo di ragionare!
Ci sono tutti i presupposti perché questo sia l’inizio di un proficuo e lungo periodo di collaborazione, in particolar modo, tra il Gruppo Archeologico, i vari archeologi e la Soprintendenza, nonché di soddisfazione per l’archeologia volterrana e, soprattutto, …….per la città di Volterra; uno scrigno di tesori solo in parte portati alla luce che noi tutti abbiamo l’obbligo di conservare e trasmettere ai posteri.
Tutte le esperienze negative hanno un lato positivo; penso che le disgrazie occorse a Volterra abbiano creato comunque delle opportunità per la città.
Di certo hanno creato situazioni così particolari ed inaspettate che io reputo irripetibili per i componenti del Gruppo Archeologico Velathri per poter “toccare con mano” l’attività archeologica e…… la storia “vera” di questa grande città.
Ad maiora Velathri!!!!
                                                                           

 Claudio Gazzarri

           Responsabile Gruppo Archeologico Velathri – SOS Volterra