mercoledì 2 ottobre 2013

TUTTI INSIEME PER L’OSPEDALE DI VOLTERRA


Il mondo è proprio strano, è proprio vero che una bugia ripetuta mille volte finisce per essere spacciata come verità. Il partito democratico (?) continua a ricordare a destra e a manca che l’ospedale è salvo, che i servizi non verranno toccati e altro ancora. La memoria del PD volterrano è però un po’ corta visto che questi discorsi a Volterra li avevamo risentiti anche in passato. Persino l’esimio presidente della Regione Rossi nella sua fugace visita al nostro poggio ha rimarcato che il nostro ospedale è migliorato e che ci sono nuovi servizi. Qualcuno gli avrà spiegato che a Volterra non si nasce più? Gli avranno mostrato la Pediatria che è aperta solo 12 ore giornaliere feriali, senza praticamente la possibilità di ricoverare nessun bimbo? L’avranno portato in cardiologia per vedere la stanzetta dove è attualmente collocata? Gli avranno fatto vedere il laboratorio analisi, diventato quasi un punto di raccolta per le navette che partono per il GRANDE LOTTI di Pontedera? (oltre 40 milioni di euro investiti in questo ospedale negli ultimi 10 anni..). Poi naturalmente c’è la casa della salute in cui il nostro ospedale dovrà essere riconvertito e riorganizzato. Poco importa se a S. Marcello Pistoiese questa riconversione ha di fatto portato a chiusura l’ospedale che nel 2010 era ritenuto dall’ASL un’eccellenza, poco importa se all’ospedale Serristori di Figline Val d’arno la chirurgia d’urgenza sta sparendo (tutto il personale è in stato d’agitazione) e anche lì ovviamente dovrà essere attuata la casa della salute! Tutto questo naturalmente avviene con delibere di Giunta Regionale che scavalcano completamente le esigenze e le volontà dei territori. Il massimo però si raggiunge quando il nostrano partito democratico (?) parla di Patti territoriali. Il patto territoriale è stato sottoscritto da Comune e ASL. Ed è proprio qui che viene il bello: il nostro patto territoriale, scritto perlopiù dal sindaco NON parla assolutamente di Casa della Salute all’interno dell’ospedale, anzi si salvaguardano i servizi del nosocomio e si parla si di medicina territoriale ma NON all’interno dell’ospedale. Si delinea una cosa che di per se è anche molto banale. Sì al potenziamento dell’attività sanitaria territoriale ma senza che questa vada a sostituire l’ospedale! Che è e resta un’altra cosa! Molto probabilmente qualcuno del PD o affini non hanno ben chiaro cosa il sindaco Buselli abbia scritto sul documento del patto territoriale. Allora all’ospedale non si farà la casa della salute? Magari! Accorgendosi invece che il documento firmato non menzionava alcuna casa della salute all’interno dell’ospedale né tantomeno una qualche riconversione, i vertici PD e affini hanno dichiarato che il progetto andrà comunque avanti! Poco importa se il patto territoriale afferma un’altra cosa, se ben 4500 cittadini (firme alla mano!) vogliono il contrario. Poco importa se mezza Toscana (dodici comitati, uomini e donne marginali per collocazione territoriale, certo non per importanza e dignità, ci sembra evidente…) non vuole la riconversione dei propri ospedali. Quei dodici comitati che hanno affollato la sala del consiglio comunale aperto e che sono stati rappresentati all’incatenamento davanti alla sede della regione da una ventina di persone provenienti da tutta la Toscana. Ci fa molto piacere che il presidente della IV commissione della sanità Remaschi (PD) abbia parlato di atteggiamento illegittimo della Giunta Regionale e che sindaci PD (Capalbio, Orbetello..) abbiano molti dubbi su questa riforma. Quando si trattano argomenti come la sanità non si dovrebbe pensare con l’ideologia di un partito ma con la propria testa e soprattutto per il bene delle Città dove si vive.
SOS VOLTERRA