Sabato 22 maggio alle ore 11.00, nella splendida cornice di Palazzo dei Priori, si è tenuta la presentazione dell'iniziativa "Le Tombe ritrovate", voluta e progettata dall'associazione SOS-Volterra in collaborazione col Comune di Volterra e sotto la supervisione della dr.ssa Anna Maria Esposito della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.
Le numerose persone intervenute hanno avuto il piacere di assistere ad un'interessantissima esposizione sul mondo etrusco volterrano curata da Simone Stanislai, laureando in archeologia, dopo aver apprezzato i saluti di rito espressi da Marco Buselli, Sindaco di Volterra, dal dr. Edoardo Mangano, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, e dal dr. Piero Fiumi, Presidente dell'Associazione Pro-Volterra.
Il progetto, inizialmente concepito come un semplice lavoro di pulizia degli ipogei detti "di San Giusto" ed "Inghirami", si è poi trasformato quasi in uno scavo archeologico dato il ritrovamento in quest'ultimo sepolcro di diversi frammenti potenzialmente riconducibili al materiale inizialmente contenuto nella tomba.
Immediatamente catalogati e puliti, tra di loro spiccano alcuni pezzetti di alabastro verosimilmente staccatisi per rottura dalle sculture scolpite sulle urne cinerarie presenti in origine nell'ipogeo. Sarà adesso cura della Soprintendenza approfondire gli accertamenti e valutare la possibilità di riattaccarli ai manufatti originari.
L'esposizione dei ritrovamenti è andata avanti per tutta la giornata di sabato, visitati da non meno di 300 persone, mentre nel pomeriggio di domenica 23 maggio sono state tenute aperte e rese visitabili le due Tombe Etrusche oggetti dell'intervento, viste da circa 200 persone.
Un successo inaspettato nel quale la domanda più frequente è stata: "Volterra è famosa per le sue origini etrusche, ma se si escludono la Porta all'Arco ed alcuni tratti di mura, di etrusco è visibile ben poco se non nel Museo Guarnacci. Quindi grazie e complimenti per questa iniziativa".
Concludendo l'Associazione SOS-Volterra intende ringraziare l'Amministrazione Comunale per il ruolo cruciale svolto, grazie al quale è stato possibile ripristinare l'illuminazione nella tomba di S.Giusto e realizzare un impianto provvisorio nella "Inghirami", munendola anche di un corrimano, ma soprattutto per averle dotate entrambe di un nuovo cancello di fattura più consona al presidio da mettere in sicurezza.
Indispensabile anche l'avallo ai lavori da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana che ci ha concesso anche la possibilità di esporre i reperti rinvenuti durante la presentazione dell'iniziativa.
Il nostro auspicio è che sia iniziata una nuova e più produttiva fase nella collaborazione tra Istituzioni ed Associazioni, che speriamo possa veder valorizzate sempre di più le bellezze artistiche e culturali di cui il nostro territorio abbonda.
Per questo ringraziamo le Istituzioni intervenute e gli operai Roberto Guerrieri, Giorgio Scarselli, Pietro Fazio e Daniele Favilli, nonchè i dirigenti Fosco Pasquinuzzi, Cristiano Ciolli e Maurizio Becuzzi, senza i quali nulla sarebbe stato possibile fare.
Un caloroso ringraziamento anche ad Edoardo Mangano ed a Piero Fiumi per la sensibilità dimostrata.
Il progetto, inizialmente concepito come un semplice lavoro di pulizia degli ipogei detti "di San Giusto" ed "Inghirami", si è poi trasformato quasi in uno scavo archeologico dato il ritrovamento in quest'ultimo sepolcro di diversi frammenti potenzialmente riconducibili al materiale inizialmente contenuto nella tomba.
Immediatamente catalogati e puliti, tra di loro spiccano alcuni pezzetti di alabastro verosimilmente staccatisi per rottura dalle sculture scolpite sulle urne cinerarie presenti in origine nell'ipogeo. Sarà adesso cura della Soprintendenza approfondire gli accertamenti e valutare la possibilità di riattaccarli ai manufatti originari.
L'esposizione dei ritrovamenti è andata avanti per tutta la giornata di sabato, visitati da non meno di 300 persone, mentre nel pomeriggio di domenica 23 maggio sono state tenute aperte e rese visitabili le due Tombe Etrusche oggetti dell'intervento, viste da circa 200 persone.
Un successo inaspettato nel quale la domanda più frequente è stata: "Volterra è famosa per le sue origini etrusche, ma se si escludono la Porta all'Arco ed alcuni tratti di mura, di etrusco è visibile ben poco se non nel Museo Guarnacci. Quindi grazie e complimenti per questa iniziativa".
Concludendo l'Associazione SOS-Volterra intende ringraziare l'Amministrazione Comunale per il ruolo cruciale svolto, grazie al quale è stato possibile ripristinare l'illuminazione nella tomba di S.Giusto e realizzare un impianto provvisorio nella "Inghirami", munendola anche di un corrimano, ma soprattutto per averle dotate entrambe di un nuovo cancello di fattura più consona al presidio da mettere in sicurezza.
Indispensabile anche l'avallo ai lavori da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana che ci ha concesso anche la possibilità di esporre i reperti rinvenuti durante la presentazione dell'iniziativa.
Il nostro auspicio è che sia iniziata una nuova e più produttiva fase nella collaborazione tra Istituzioni ed Associazioni, che speriamo possa veder valorizzate sempre di più le bellezze artistiche e culturali di cui il nostro territorio abbonda.
Per questo ringraziamo le Istituzioni intervenute e gli operai Roberto Guerrieri, Giorgio Scarselli, Pietro Fazio e Daniele Favilli, nonchè i dirigenti Fosco Pasquinuzzi, Cristiano Ciolli e Maurizio Becuzzi, senza i quali nulla sarebbe stato possibile fare.
Un caloroso ringraziamento anche ad Edoardo Mangano ed a Piero Fiumi per la sensibilità dimostrata.