
Gruppo Archeologico Velathri
La partecipazione del nostro Comune alle Giornate Europee del Patrimonio, svoltesi in tutta Europa nello scorso weekend, ha permesso alla nostra città di essere presente su tutti i mezzi di comunicazione del Ministero dei Beni Culturali: il catalogo degli eventi, distribuito in tutte le Regioni, ha consentito agli appassionati del settore di individuare Volterra e decidere così di partecipare numerosi. Domenica sera eravamo tutti molto contenti, stanchi ma contenti. Le quattro visite guidate all’acropoli, al plastico dell’acropoli, alle tombe etrusche Inghirami, S. Giusto e dei Marmini ci ha messo a “dura prova”, ma come si dice se i risultati sono questi le motivazioni nel continuare nel nostro percorso ci sono e sono veramente alte. Una quindicina di persone del nostro gruppo si sono alternate nel tenere aperte le tre tombe, mentre Lisa Rosselli, Simone Stanislai e Rosalba Bassini hanno guidato i gruppi di visitatori. La soddisfazione più grossa però è venuta dall’aver dato ad una settantina di persone (quasi tutte provenienti da fuori regione) la possibilità di conoscere e visitare questi siti che raccontano di una Volterra tanto antica quanto forte e potente. Certo che anche a noi che avevamo già sentito le precedenti “lezioni” fa sempre un certo effetto sapere che già più di duemila anni prima di Cristo la zona dell’acropoli di Castello era abitata, nell’ammirare il vialetto dei templi da poco risistemato e riaperto al pubblico e nel vedere la bellezza dei templi etruschi ricostruita con il plastico ora visibile nei sotterranei della Pinacoteca. Anche il tempo è stato abbastanza clemente. La pioggia che domenica pomeriggio ci ha colto, non all’improvviso, ci ha permesso di dirottare i nostri affascinati turisti alla visita del Museo Guarnacci. Il momento forse più suggestivo è venuto sabato sera quando, in concomitanza con la visita delle tombe dei Marmini, abbiamo regalato ai nostri graditi ospiti una piccola sorpresa accendendo lungo il percorso che porta alle tombe delle fiaccole che hanno reso ancora più incantevole il paesaggio già di per sé meraviglioso. Davide Dainelli ha poi messo la “ciliegina sulla torta” suonando delle bellissime melodie mentre le nostre guide decantavano le bellezze della Volterra Etrusca. Un caloroso grazie al nostro Comune che, nella persona del Prof. Carloni, ha collaborato con noi nell’organizzazione di questo evento e a Davide Dainelli che ha reso spettacolare la serata di sabato. I nostri ringraziamenti si estendono calorosamente ai conducenti dei pulmini del comune che hanno permesso il trasporto degli ospiti da un sito all’altro, alla Soprintendenza ai Beni Archeologici di Firenze, alla signora Tamara Tognoni, al Dottor Alessandro Furiesi, senza il cui interessamento sarebbe stata impossibile la visita al plastico della Pinacoteca Comunale, alla Pro Volterra ed al Consorzio Turistico per la pubblicità che ci hanno fatto. Per ultimi, ma certamente non per importanza, un grazie alle nostre guide con una sottolineatura particolare per la Dottoressa Lisa Rosselli, vice responsabile degli scavi archeologici di castello, che, con Simone Stanislai e Rosalba Bassini, ha illustrato agli ospiti le bellezze della nostra città. I partecipanti, tutte persone appassionate e preparate, hanno espresso con calore, la loro soddisfazione per l’organizzazione, la qualità delle guide e la straordinaria bellezza della città. Speriamo davvero di poter ripetere presto queste iniziative: per questo non smetteremo di invitare chi fosse interessato a farsi avanti e collaborare con noi per la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico. Ancora un caloroso grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato.
Associazione culturale SOS VOLTERRA
Ma mancava ancora qualcosa che desse a questa occasione qualcosa di speciale… e allora pensa e ripensa abbiamo chiesto al nostro laureando in archeologia Simone Stanislai se ci faceva anche una spiegazione storica e archeologica di quei siti. Il nostro Simone non solo ha accettato ma ha contattato subito la Dottoressa Lisa Rosselli, che è tra le responsabili degli scavi dell’Acropoli di Castello, la quale si è subito messa a disposizione per la giornata del 18 e nel tour ha consigliato vivamente di inserire anche l’acropoli etrusca!!
Non ancora soddisfatti di tanta abbondanza siamo andati in Comune per chiederne la collaborazione. Abbiamo trovato nell’Assessore alla Cultura Carloni un eccellente interlocutore, tant’è che non solo il Comune collaborerà all’iniziativa ma sarà con noi il promotore! L’assessore, entusiasta dell’iniziativa, ha programmato il tour sia la mattina che il pomeriggio del 18.
Non poteva mancare la collaborazione della Pro Volterra e del Consorzio Turistico che non faranno mancare il loro apporto nel pubblicizzare l’iniziativa.
Questo il Programma della giornata:
Visita Guidata con la Dottoressa Rosselli Lisa e il Sig. Simone Stanislai
Ore 09.30 ritrovo all’acropoli di Castello saluti delle autorità spiegazione e visita dell’acropoli
Ore 10.30 spiegazione e visita della tomba Inghirami
Ore 11.15 spiegazione e visita delle tombe dei Marmini
Ore 12.00 spiegazione e visita della tomba di S.Giusto
Nel pomeriggio l’evento sarà ripetuto con i seguenti orari:
Ore 15.30 ritrovo all’acropoli di Castello spiegazione e visita dell’acropoli
Ore 16.30 spiegazione e visita della tomba Inghirami
Ore 17.15 spiegazione e visita delle tombe dei Marmini
Ore 18.00 spiegazione e visita della tomba di S.Giusto
Ogni partecipante dovrà organizzarsi autonomamente per gli spostamenti ma ci sembra un piccolo sacrificio rispetto all’evento.
Ringraziamo fin da ora per la collaborazione il Consorzio Turistico, la Pro Volterra e in particolar modo la Sovrintendenza ai Beni Archeologici nella persona della Dottoressa Esposito Anna Maria.
SOS Volterra
Sotto un radioso sole primaverile alcuni aderenti alla Contrada di San Giusto e di SOS-Volterra hanno dato vita, domenica 18 aprile, ad uno splendido lavoro di pulitura di tutta l’area a ridosso del Masso e della Fonte di Mandringa.
Un lavoro impegnativo che ha reso però l’area molto più gradevole e apprezzabile, tenuto anche conto che si trova nel luogo esatto dove comincia la città di Volterra.
“Beh – ammette Renzo Provvedi con la fronte imperlata da tante goccioline di sudore – la fatica è sempre tanta, ma la consapevolezza di fare una cosa utile al decoro della nostra Volterra è una sensazione impareggiabile”.
Una riflessione condivisa da ben 10 persone che si sono date appuntamento con tagliaerba, seghe e rastrelli per togliere la vegetazione infestante al fine di creare una piacevole zona di rispetto a questo singolare monolite.
“Anche se non è un monumento vero e proprio – prosegue Alessandro Pineschi – quest’area ha un incanto particolare, perché racchiude in sé l’essenza stessa di Volterra: un’altura di panchino con sotto una fresca fonte d’acqua. Un perfetto riassunto dei motivi che spinsero gli antichi a scegliere questo monte come luogo dove fondare una delle città più importanti del passato: altitudine, roccia ed acqua in abbondanza”.
Ma Mandringa è anche altro – come ebbe modo di illustrarci lo straordinario Franco Porretti – è luogo di streghe e fattucchiere, dove un fruscio lento e rabbrividante penetra l’aria ogni sabato notte quale preludio a vorticose e stridule danze di megere.
“Favole o no – conclude Alberto Chiodi – è sicuramente ineguagliabile la soddisfazione che si prova nel vedere un luogo importante della nostra storia risistemato a dovere, così come senza eguali è la contentezza che si avverte nel veder lavorare appassionatamente e tutti assieme tanti comuni cittadini per il solo bene comune. Ed è per tale motivo che esprimo un grazie di vero cuore a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, con particolare riguardo alla Contrada di San Giusto senza la quale non sarebbe stato possibile ottenere un così pregevole risultato”.
SOS VOLTERRA
Volterra è uno scrigno di tesori, ed ovunque si volga la vista c’è da inebriarsi di storia, arte e cultura. Capolavori di inestimabile valore si susseguono e si sovrappongono gli uni con gli altri, sia sopra che sotto il suolo. Ed è proprio volgendo lo sguardo al terreno che alcuni membri del nascente Gruppo Archeologico Volterrano – concepito da alcuni soci di SOS Volterra – si sono rimboccati le maniche ed hanno lavorato intensamente per riportare all’originario splendore le due tombe etrusche di S.Giusto, da troppo tempo abbandonate all’incuria fino ad essere usate come discarica.
“Faceva male al cuore vedere questi importanti ipogei conciati così – dice Renzo Provvedi, ideatore dell’iniziativa in collaborazione col Comune di Volterra – se non altro in rispetto a quelle persone che vi avevano trovato la loro ultima dimora terrena 2500 anni fa. Così ci siamo dati da fare ed è stato bellissimo ridare decenza a questi antichi luoghi di devozione”.
Dopo un’intera giornata dedicata alla pulizia è stata la volta degli operai comunali che, non senza problemi, sono riusciti a riformare ed a riattivare tutti gli impianti di illuminazione.
“Adesso il colpo d’occhio è veramente suggestivo – approva entusiasta il presidente di SOS Volterra, Alberto Chiodi – sono straordinariamente belle. E’ impressionante come nella loro apparente semplicità si possa scorgere tutta quell’imponente maestria ed il riguardo per i defunti che avevano coloro che hanno vissuto a Volterra prima di noi. Invito chiunque a venire a vederle”.
Dopo una preapertura sperimentale tenutasi sabato 2 e domenica 3 gennaio, la tomba a 4 camere – solitamente chiusa da un cancello per motivi di sicurezza – sarà tenuta aperta alle visite domenica 10 gennaio, dalle ore 9 alle 13, per testare l’interesse collettivo su questo “tesoro nascosto riscoperto” e, forse, ancora sconosciuto a molti.
Un sentito ringraziamento a Renzo Provvedi, Massimo Fidi e Gigi Vanni del nascente Gruppo Archeologico Volterrano, oltre che al Comune di Volterra che ha reso possibile l’iniziativa.